Per quanto le festività natalizie siano sempre rappresentate come un momento di gioia, eccitazione e frenesia, queste emozioni non appartengono a tutti. Molte persone, infatti, vivono questo periodo con grande malinconia, tristezza, ansia e senso di solitudine, spesso più intense rispetto ad altri momenti dell’anno. Ciò accade per vari motivi: fattori biologici, sociali e psicologici, ma anche eventi di vita più o meno recenti ed esperienze vissute durante l’infanzia.
Il Christmas Blues
E’ curioso, sì, ma anche il Natale è oggetto di studio degli psicologi!
Sempre più ricerche infatti si stanno concentrando sull’indagine delle emozioni, dei vissuti e dei risvolti affettivi di questo periodo dell’anno, riscontrando dei dati importanti.E’ stata infatti evidenziata una crescente frequenza di stati emotivi di tristezza, malinconia, ansia e vuoto, tanto da aver portato i ricercatori a coniare un termine specifico per questo fenomeno: il “Christmas Blues”.
Perchè si è più tristi e ansiosi a Natale?
Perchè un momento di festa come il Natale evoca queste emozioni? Perchè, per qualcuno, emergono, aumentano o si acutizzano sintomi ansiosi e depressivi? Ecco alcuni motivi:
- Il freddo invernale e la riduzione delle ore di luce hanno un impatto sulla biologia dell’essere umano, che ne subisce un effetto trasversale andando a colpire la sfera emotiva e l’umore. Di conseguenza, talvolta, la sensazione di avere poche energie, unita alle faticose necessità organizzative del periodo e alle corse all’acquisto, potrebbero avere la meglio sullo “spirito natalizio”.
- I raduni di famiglia non rappresentano necessariamente per tutti un momento di gioia e condivisione. Per alcuni possono essere “imposti” ed evocare vissuti di estraneità e non appartenenza. Per altri possono configurarsi come dolorosi teatri di confronto con gli altri membri della famiglia. Il tutto può generare un frustrante senso di fallimento, solitudine, inadeguatezza.
- Per coloro che hanno difficoltà relazionali e una ristretta cerchia sociale, il clima natalizio fatto di incontri e condivisione può richiamare alla mente – sottolineandola – la solitudine vissuta durante tutto l’anno, evocando una profonda sofferenza.
- Spesso, in circostanze come i raduni di famiglia, fa più rumore la mancanza che la presenza: il Natale può rievocare il doloroso ricordo di chi non c’è più e le emozioni correlate al lutto quali la nostalgia, la tristezza, ma anche – talvolta – la rabbia.
- Il Natale è anche occasione di bilanci, non necessariamente rosei o soddisfacenti per tutti. Ricordare l’anno passato con successi, fallimento o perdite può quindi portare con sè vissuti tanto di realizzazione quanto di delusione e sconforto.
- Anche la società – con il contributo dei media – contribuisce talvolta al Christmas Blues, creando aspettative irrealistiche su modelli di armonia e gioia che devono essere rispettati. Ma il Natale non è una “pozione magica” che cancella conflitti, dissapori o distanze affettive! Tuttavia, tali modelli sono talmente diffusi e promossi da far sentire estremamente inadeguati coloro che non riescono a rispettarli.
- Cene aziendali, rincorsa all’acquisto dei regali, calendari serrati per rispondere a tutti gli inviti: il Natale può rappresentare per molte persone un momento di forte ansia e stress, stati d’animo che esitano talvolta nella sensazione di perdere il controllo ed essere in balìa di sopraffacenti richieste esterne. E’ così che allora la Festa si tramuta in un incubo fatto di impegni, impattando sull’umore.
C’è una “cura” per il Christmas Blues?
Forse una “cura” al Christmas Blues non c’è, trattandosi di una condizione che contempla fattori sociali e biologici, oltre che psicologici. Tuttavia alcuni accorgimenti possono rendere più lieto questo periodo anche a coloro che ne soffrono:
- Provare Amore verso se stessi: Se la propria partecipazione agli eventi sociali (lavorativi, amicali o famigliari) genera sofferenza, non è necessario parteciparvi! Dunque niente sensi di colpa, la propria è una scelta autoprotettiva!
- Stare nel momento presente senza cadere nella “trappola” dei confronti e dei bilanci: Come detto prima, il Natale può essere un pretesto per “fare i conti” di fine anno, magari anche attraverso il rischioso confronto con le altre persone. Ebbene: non è necessario! Per i conti e i bilanci c’è tempo e c’è luogo.. Per le emozioni e gli affetti positivi, QUELLO è tempo e luogo!
- Immunizzarsi dai modelli dettati dai media: Se il Natale è una festa che promuove pace e amore, ognuno ha il proprio modo di celebrarli, e non necessariamente nelle modalità tradizionali. Chissà.. magari una proposta anticonvenzionale può essere accolta con entusiasmo da tutti!
..E se il Christmas Blues fosse un’occasione?
Raramente, durante l’anno, abbiamo l’occasione di fermarci a riflettere sulle nostre emozioni: lavoro, impegni e quotidianità spostano continuamente la consapevolezza emotiva in fondo alla “lista delle cose da fare”.
Tuttavia, come dimostrato da numerose ricerche, essere consapevoli delle proprie emozioni e dei propri stati d’animo, comprenderli, capirne i significati e i messaggi che ci vogliono trasmettere, entrare in contatto con loro senza giudicarli (e giudicarci) sono presupposti fondamentali alla loro regolazione.
Perseguire l’ideale irrealistico secondo il quale “a Natale BISOGNA essere felici”, dunque è dannoso: fingere o sforzarci non ci farà stare bene ma peggiorerà la nostra condizione!
Dunque: comprensione, accettazione e ascolto dei propri bisogni sono il più bel regalo che possiate farvi.
..E dopo la consapevolezza..: l’azione!
Ascoltare le proprie emozioni è già un grande obiettivo nell’ottica della cura di Sè, ma è possibile fare di più. Le emozioni spiacevoli indicano sempre che qualcosa non sta funzionando e dunque suggeriscono la necessità di un cambiamento.
Allora.. Cosa è necessario cambiare nella nostra vita? Cosa è importante per noi in questo momento? Cosa possiamo fare per entrare in contatto con ciò che per noi è davvero importante?
Chissà, magari la sovrabbondanza Natalizia può essere occasione per riflettere su ciò che è essenziale e ciò che è superfluo..
Agire nella direzione “giusta” produrrà emozioni positive, una nuova motivazione e una nuova forza che alimenterà il cambiamento.
Buone Feste a tutti!